INFORMAZIONE - DI PIETRO: "ALL'UE NON CHIEDIAMO AIUTO MA REGOLE COMUNI; NAPOLITANO STIA TRANQUILLO, LE QUESTIONI ITALIANE LE RISOLVIAMO A ROMA" Bruxelles, 7 ottobre 2009. - (Adnkronos/Aki) "Con la sua richiesta di un dibattito al Parlamento Europeo sulla libertà d'informazione in Italia, l'Italia dei Valori non vuole portare una discussione italiana in Europa, ma chiedere regole comunitarie per l'informazione." - Ad affermarlo e' stato il leader di IdV Antonio Di Pietro, in vista del dibattito in aula previsto per domani a Bruxelles. "Il presidente della Repubblica" - ha detto, in riferimento all'appello di Giorgio Napolitano a non fare dell'Europarlamento una grancassa della politica italiana - "stia tranquillo, non intendiamo in alcun modo spostare il campo d'azione". - "In effetti" - prosegue l'ex pm - "noi non veniamo in Europa per chiedere aiuto rispetto alle questioni italiane, ce la vediamo noi". - "Piuttosto" - ha aggiunto - "noi vogliamo sottolineare che quello che sta accadendo oggi in Italia può accadere in qualsiasi paese europeo e che dunque servono regole comuni". - "Per questo" - ha proseguito - "noi non siamo al Parlamento Europeo per risolvere i problemi italiani, ma perché' il Parlamento Europeo, le istituzioni europee, dettino regole comuni per tutti gli stati membri. Una volta avute queste regole comuni, noi potremo usarle per difendere i nostri diritti, i diritti alla libertà, alla pluralità d'informazione ed alle pari opportunità". - "In sostanza" - ha spiegato Di Pietro - "l'IdV chiede alle istituzioni europe direttive che si muovano in due direzioni: norme che dettino come risolvere i casi di conflitti d'interesse nel sistema europeo, e dunque italiano; garanzie sulla pluralita' di informazione in ogni stato membro, se non si vuole che accada altrove quello che sta accadendo in Italia, dove il presidente del Consiglio controlla le televisioni private e di fatto quelle pubbliche, dove il controllato é anche il controllore".
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