giovedì 25 febbraio 2010

sabato 27 e domenica 28 febbraio ...

saremo al Mercato e nelle vie della nostra città con il nostro banchetto di propaganda elettorale per le Elezioni Regionali del 28 e 29 marzo prossimi.

Sabato 27 il banchetto sarà presente:

  • al Mercato, la mattina dalle 9:30 alle 12:30;

  • in Via Brodolini, presso la coop, il pomeriggio dalle 14:30 alle 19:00.

Domenica 28, la mattina dalle ore 9:30 alle 12:30, invece:

  • in Via Resistenza, di fronte alla Chiesa della "Sacra Famiglia".

martedì 23 febbraio 2010

Vota ZAMPONI - Sabato 20 Febbraio 2010 - Milano - Hotel Michelangelo

Da sinistra: l'On. Ivan Rota, l'On. Sergio Piffari,
Dennis Ivan Felisari, Giancarlo Bissa e Stefano Zamponi.
Sopra e sotto: l'intervento conclusivo di Stefano Zamponi.
... e poi ... l'intervento del nostro Dennis Ivan Felisari (sopra e sotto),
... e a seguire: istantanee di un momento molto partecipato.




mercoledì 17 febbraio 2010

Noi risosteniamo Stefano Zamponi!


Cara amica, caro amico,
ti chiediamo di aderire al comitato elettorale
del candidato regionale

Stefano Zamponi

comitatoelettorale@stefanozamponi.it
Ti informiamo anche che:
sabato 20 febbraio, dalle ore 10 alle 12,
c/o l’Hotel Michelangelo di Milano
via Scarlatti, 33 (ang. Piazza Luigi di Savoia)
si terrà l’avvio della campagna elettorale di
Stefano Zamponi

alla presenza di Massimo Donadi,
Capogruppo IdV alla Camera dei Deputati
e dei Parlamentari lombardi di IdV:

Silvana Mura, Gabriele Cimadoro, Gianpiero De Toni,
Sergio Piffari e Ivan Rota.
Tu e i tuoi amici siete fin d’ora invitati

a partecipare all’evento.

E’ gradita una tua conferma,
indicando il numero di partecipanti.
Un cordiale saluto.
Comitato elettorale
per la riconferma di

Stefano Zamponi

sabato 13 febbraio 2010

Domenica 14 febbraio ... raccolta firme.


Domenica 14 febbraio il "banchetto" della propaganda elettorale dell'ITALIA dei VALORI di Novate Milanese sarà presente in via Repubblica 15, dalle ore 9:30 alle ore 12:30, per la raccolta delle firme a sostegno della propria lista di candidati all'Elezione del Consiglio Regionale della Lombardia.


giovedì 11 febbraio 2010

Accadde oggi: 11 febbraio 1990 ...

Nelson Mandela è finalmente libero;
sancita, di fatto, la fine dell'apartheid:
che gran giorno per l'umanità!

lunedì 8 febbraio 2010

CONGRESSO NAZIONALE

Noi c'eravamo!
Novate Milanese era presente con la propria delegazione:
Monica Pietropoli, Giancarlo Bissa e Dennis Ivan Felisari.

martedì 2 febbraio 2010

sul prossimo "informazioni municipali"

Società “partecipate”: la nostra coerenza non è negoziabile!

Coerenti con quanto affermato dal nostro Referente Politico Cittadino, Dennis Ivan Felisari, in un intervista rilasciata al settimanale “il notiziario” e pubblicata sul numero del 20 febbraio 2009, cioè: “Lavoreremo nell’ottica di mettere le persone giuste al posto giusto.”, il nostro Esperto in Commissione Bilancio, l’Ing. Paracchini, ha presentato la propria candidatura per il Ruolo di Presidente o di Consigliere di ASCOM, la società di servizi alla comunità (farmacie, asili nido, ecc.) partecipata al 100% dalla nostra Città, a seguito del bando pubblicato dall’Amministrazione Comunale per il rinnovo del Consiglio d’Amministrazione.
Ritenevamo e riteniamo tuttora, infatti, che le sue competenze professionali (tra cui la diretta e specifica conoscenza del canale farmacie e distributori farmaceutici) ed il suo curriculum vitae facessero di lui uno dei migliori candidati possibili a ricoprire uno di quei ruoli; anche per le specificità proprie del mondo del farmaco e del parafarmaco ed i non brillanti risultati recentemente conseguiti da ASCOM in questo settore.
Così, purtroppo, non sarà; peccato!
Il Sindaco, al quale spettano le nomine, ha scelto diversamente: Terragni, Presidente, e Valentini (PD) e Roveda (Novate Viva); rispettiamo la sua decisione ma non la condividiamo.
Siamo stati anche invitati a far ripresentare al nostro Ing. Paracchini la propria candidatura per il bando relativo al rinnovo del Consiglio d’Amministrazione di MERIDIA, il “centro cottura” (la partecipata di minoranza, al 49%), prossimo al rinnovo ed all’interno del quale spettano all’Amministrazione Comunale le nomine del Presidente e di un Consigliere. Non abbiamo potuto far altro che rifiutare.
Come sarebbe a dire: abbiamo un esperto in ambito farmaceutico … e lo mandiamo ad occuparsi di ristorazione? No, grazie! Noi queste cose non le facciamo!
Noi non mettiamo le persone giuste nel posto sbagliato, così come non pretendiamo di mettere nostre persone non adatte (dunque nello specifico “sbagliate”) ad occupare un posto “giusto”. Noi manteniamo gli impegni presi in campagna elettorale, facendo poi seguire i fatti concreti alle parole.
Coerenza e rispetto dei nostri elettori sono valori per noi irrinunciabili, non negoziabili!

il Gruppo Consiliare

lunedì 1 febbraio 2010

L'avvocato Taormina, ex avvocato di Berlusconi, racconta ...


«Conosco bene il modo con cui Berlusconi chiede ai suoi legali di fare le leggi ad personam, perché fino a pochi anni fa lo chiedeva a me. E, contrariamente a quello che sostiene in pubblico, con i suoi avvocati non ha alcun problema a dire che sono leggi per lui. Per questo oggi lo affermo con piena cognizione di causa: quelle che stanno facendo sono norme ad personam».
Carlo Taormina, 70 anni, è stato uno dei legali di punta del Cavaliere fino al 2008, quando ha mollato il premier e il suo giro – uscendo anche dal Parlamento – a seguito di quella che lui ora chiama «una crisi morale». Ormai libero da vincoli politici, in questa intervista a Piovonorane dice quello che pensa e che sa su Berlusconi e le sue leggi.
Avvocato, qual è il suo parere sulle due norme che il premier sta facendo passare in questi giorni, il processo breve e il legittimo impedimento?
«La correggo: le norme che gli servono per completare il suo disegno sono tre. Lei ha dimenticato il Lodo Alfano Bis, da approvare come legge costituzionale, che è fondamentale».
Mi spieghi meglio.
«Iniziamo dal processo breve: si tratta solo di un ballon d’essai, di una minaccia che Berlusconi usa per ottenere il legittimo impedimento. Il processo breve è stato approvato al Senato ma scommetterei che alla Camera non lo calendarizzeranno neanche, insomma finirà in un cassetto».
E perché?
«Perché il processo breve gli serve solo per alzare il prezzo della trattativa. A un certo punto rinuncerà al processo breve per avere in cambio il legittimo impedimento, cioè la possibilità di non presentarsi alle udienze dei suoi processi e di ottenere continui rinvii. Guardi, la trattativa è già in corso e l’Udc, ad esempio, ha detto che se lui rinuncia al processo breve, vota a favore del legittimo impedimento».
E poi che succede? Che c’entra il Lodo Alfano bis?
«Vede, la legge sul legittimo impedimento è palesemente incostituzionale, e quindi la Consulta la boccerà. Però intanto resterà in vigore per almeno un anno e mezzo: appunto fino alla bocciatura della Corte Costituzionale. E Berlusconi nel frattempo farà passare il Lodo Alfano bis, come legge costituzionale, quindi intoccabile dalla Consulta».
Mi faccia capire: Berlusconi sta facendo una legge – il legittimo impedimento -che già sa essere incostituzionale?
«Esatto. Non può essere costituzionale una legge in cui il presupposto dell’impedimento è una carica, in questo caso quella di presidente del consiglio. Non esiste proprio. L’impedimento per cui si può rinviare un’udienza è un impegno di quel giorno o di quei giorni, non una carica. Ad esempio, quando io avevo incarichi di governo, molte udienze a cui dovevo partecipare si facevano di sabato, che problema c’è? E si possono tenere udienze anche di domenica. Chiunque, quale che sia la sua carica, ha almeno un pomeriggio libero a settimana. Invece di andare a vedere il Milan, Berlusconi potrebbe andare alle sue udienze. E poi, seguendo la logica di questa legge, la pratica di ottenere rinvii potrebbe estendersi quasi all’infinito. Perché mai un sindaco, ad esempio, dovrebbe accettare di essere processato? Forse che per la sua città i suoi impegni istituzionali sono meno importanti? E così via. Insomma questa legge non sta in piedi, è destinata a una bocciatura alla Consulta. E Berlusconi lo sa, ma intanto la fa passare e la usa per un po’ di tempo, fino a che appunto non passa il Lodo Alfano bis, con cui si sistema definitivamente».
Come fa a esserne così certo?
«Ho lavorato per anni per Berlusconi, conosco le sue strategie. Quando ero il suo consulente legale e mi chiedeva di scrivergli delle leggi che lo proteggessero dai magistrati, non faceva certo mistero del loro scopo ad personam. E io gliele scrivevo anche meglio di quanto facciano adesso Ghedini e Pecorella».
Tipo?
«Quella sulla legittima suspicione, mi pare fossimo nel 2002. Gli serviva per spostare i suoi processi da Milano a Roma. Lui ce la chiese apertamente e noi, fedeli esecutori della volontà del principe, ci siamo messi a scriverla. E abbiamo anche fatto un bel lavoretto, devo dire: sembrava tutto a posto. Poi una sera di fine ottobre, verso le 11, arrivò una telefonata di Ciampi».
Che all’epoca era Presidente della Repubblica.
«Esatto. E Ciampi chiese una modifica».
Quindi?
«Quindi io dissi a Berlusconi che con quella modifica non sarebbe servita più a niente. Lui ci pensò un po’ e poi rispose: “Intanto facciamola così, poi si vede”. Avevo ragione io: infatti la legge passò con quelle modifiche e non gli servì a niente».
Pentito?
«Guardi, la mia esperienza al Parlamento e al governo è stata interessantissima, direi quasi dal punto di vista scientifico. Ma molte cose che ho fatto in quel periodo non le rifarei più. Non ho imbarazzo a dire che ho vissuto una crisi morale, culminata quando ho visto come si stava strutturando l’entourage più ristretto del Cavaliere.
A chi si riferisce?
«A Cicchitto, a Bondi, a Denis Verdini, ma anche a Ghedini e Pecorella. Personaggi che hanno preso il sopravvento e che condizionano pesantemente il premier. E l’hanno portato a marginalizzare – a far fuori politicamente – persone come Martino, Pisanu e Pera. E adesso stanno lavorando su Schifani».
Prego?
«Sì, il prossimo che faranno fuori è Schifani. Al termine della legislatura farà la fine di Pera e Pisanu».
Ma mancano ancora tre anni e mezzo alla fine della legislatura …
«Non credo proprio. Penso che appena sistemate le sue questioni personali, diciamo nel 2011, Berlusconi andrà alle elezioni anticipate».
E perché?
«Perché gli conviene farlo finché l’opposizione è così debole, se non inesistente. Così vince un’altra volta e può aspettare serenamente che scada il mandato di Napolitano, fra tre anni, e prendere il suo posto».
Aiuto: mi sta dicendo che avremo Berlusconi fino al 2020?
«E’ quello a cui punta. E in assenza di un’opposizione forte può arrivarci tranquillamente. L’unica variabile che può intralciare questo disegno, più che il Pd, mi pare che sia il centro, cioè il lavorio tra Casini e Rutelli. Ma se questo lavorio funzionerà o no, lo vedremo solo dopo le regionali».
(PIOVONO RANE di Alessandro Gilioli)