venerdì 30 ottobre 2009
Giovani dell'ITALIA dei VALORI
mercoledì 28 ottobre 2009
David Mills condannato anche in Appello.
Contro le richieste del Procuratore Generale Laura Bertolé Viale a nulla sono valse le argomentazioni della difesa che ha tentato di dimostrare, in prima battuta, l’assoluta inesistenza sia di un accordo corruttivo che di un trasferimento di denaro riconducibile a Berlusconi o alle sue società in favore di Mills.
Rigettata anche le richieste in subordine di riconoscere, ove commesso, il reato come corruzione semplice o susseguente, quanto alle dichiarazioni reticenti e di riciclaggio quanto ai fondi trasferiti. Una richiesta che se accolta avrebbe comportato una pronuncia di “non doversi procedere” per intervenuta prescrizione.
Anche nel corso delle repliche di quest’ultima udienza accusa e difesa si sono scontrate su questo punto. Il reato – secondo la tesi dell’accusa, accolta dalla Corte d’Appello – è stato commesso nel 2000, quindi è ancora punibile.
Diversa la posizione per Silvio Berlusconi. Anche se questa sentenza, confermando l’assunto del Tribunale, accerta implicitamente la veste di “corruttore” per Berlusconi, i tempi per l’inizio del processo a suo carico, dopo la bocciatura del Lodo Alfano da parte della Consulta, sono ancora incerti, favorendo le condizioni per la prescrizione a cui non rinuncerà.
La difesa di Mills, adesso, si gioca tutto davanti alla Corte di Cassazione.
martedì 27 ottobre 2009
Tra la gente: nelle piazze e per le strade.
Attentato incendiario ad un nostro gazebo.
L'Italia dei Valori della Lombardia esprime piena solidarietà al Coordinatore Provinciale e a tutto il gruppo di Varese per la vile aggressione subita il 24 ottobre scorso durante una manifestazione in città.
Poco dopo mezzogiorno, infatti, in piazza del Podestà, nel cuore della città di Varese, il gazebo dell’Italia dei Valori è stato oggetto di “attenzione” da parte di qualcuno. Una mano ignota, infatti, ha dato fuoco al gazebo IDV mentre i militanti erano impegnati a distribuire volantini ai passanti.
“Appena divampate le fiamme, notate dai passanti, siamo subito intervenuti. Ho denunciato l’accaduto alla Digos – ha commentato il Coordinatore provinciale Alessandro Milani - affinché questo episodio non passi sotto silenzio”.
“Evidentemente chi non è in grado di misurarsi attraverso una civile dialettica democratica non può che far politica nel solo modo di cui è capace, ovvero, ricorrendo alla violenza e al vandalismo” - ha commentato così l’On. Sergio Piffari, Coordinatore Regionale di Italia dei Valori Lombardia che ha aggiunto - “anche ammesso che sia stata una semplice bravata, l’episodio resta comunque grave. Spero che le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza forniscano alla Digos tutti gli elementi necessari per individuare i responsabili. La politica è fatta dal confronto democratico delle idee e dalla ricerca del consenso, chi pensa di sopraffare le opinioni altrui con atti intimidatori non dimostra che stupidità e ignoranza. Rinnovo tutto il mio personale sostegno – ha concluso il Coordinatore IDV – e quello dell’intero partito regionale al nostro coordinatore Alessandro Milani."
venerdì 23 ottobre 2009
Appuntamenti:
La Cittadinanza è invitata
alle iniziative promosse
4 NOVEMBRE
Giornata dell’Unità Nazionale
PER UN RIFIUTO DI TUTTE LE GUERRE
IN DIFESA DELLA PACE
PROGRAMMA di DOMENICA 8 NOVEMBRE 2009:
ore 10,00
ore 11,00
ore 16,30
Piano di Governo del Territorio.
Pensiamo la Novate del futuro,
giovedì 29 ottobre alle ore 21:00
lunedì 19 ottobre 2009
Monica Pietropoli ospite a TELENOVA.
giovedì 15 ottobre 2009
venerdì 9 ottobre 2009
sempre su "SETTEGIORNI" del 09/10/2009
su "SETTEGIORNI" di venerdì 9 ottobre 2009
“IL TERRITORIO? DEVE PULSARE!”
Deliberata l’apertura dei posteggi di via Cadorna e quello di via Roma.
NOVATE MILANESE - Monica Pietropoli é alla guida dell'Assessorato alle Attività Produttive e Commercio ed alla Polizia Locale e Protezione Civile. L’abbiamo incontrata per conoscere gli indirizzi della giunta su queste due deleghe. "Anni fa questi assessorati erano accorpati ed ora si è deciso di tornare a quella formula, perché entrambi si legano alla vivibilità del territorio. Il commercio deve avere la possibilità di vivere e svilupparsi anche attraverso la viabilità, lo scorrimento del traffico e la sicurezza sul territorio, che più è sicuro, più è vissuto. Una città con un commercio ed attività ben strutturate" – continua Pietropoli – "che aiutano a mantenere il territorio pulsante di vita. Il commercio, oggi, vive una situazione di crisi generalizzata. Abbiamo avuto l’incontro con l’Unione commercianti e l’iniziativa estiva dei giovedì, con l’apertura serale dei negozi, è stata un successo ma a settembre non c’è stata la richiesta di proseguire; l’anno prossimo si vedrà di organizzare qualcosa anche col settore Cultura, perché l’Istituzione non si vuole chiudere in se stessa. E' un peccato, invece, che tutte le iniziative dei commercianti si svolgano solo in via Repubblica, che è centrale e compatta e si rende più fruibile, mentre sulle altre vie è più difficoltoso. Poi c’è piazza Martiri, per la quale si è già decisa una campagna di informazione congiunta, col benestare della Polizia Locale; la Campana di Vetro è un locale dentro un centro storico, ma la situazione di crisi con i residenti si risolverà”. E sulla delega alla Polizia locale? “E’ molto attiva e porta avanti un lavoro notevole anche sul fronte dei controlli e la sicurezza nei cantieri. C’è anche il Noc – la protezione civile novatese – che è composto da 30 persone volontarie, e va valorizzato. E’ un lavoro in itinere che si svilupperà." – precisa Pietropoli – "Si troverà una soluzione per una sede idonea al più presto possibile. Per quanto riguarda la viabilità, è partita la scorsa settimana l’analisi dei flussi e i primi risultati arriveranno in primavera. Questi favoriranno valutazioni su viabilità, sosta, traffico limitato, lavori e permetteranno di fare scelte oculate per il Piano Urbano del Traffico. Inoltre, è stata deliberata per ottobre l’apertura del posteggio sotterraneo di via Cadorna, poi si aprirà anche quello di via Roma, forse prima di Natale. Per ora si è deciso di aprire liberamente dal mattino alla sera, poi quando la situazione sarà più sotto controllo si vedrà come renderlo fruibile in modo fluido e organico”. (Adriano Minora )
ad "ANNOZERO" di giovedì 08/10/2009
Roma, 8 ottobre 2009. (Apcom) - "Mi arrivò una nota dei Ros che diceva che dopo Falcone e Borsellino il terzo ero io. Fui mandato fuori dall'Italia con un nome diverso e un passaporto di copertura perchè mi volevano far fuori". Lo rivela Antonio Di Pietro, ospite di Annozero, che aggiunge: "A me mi hanno avvertito in tempo, a Borsellino non lo hanno avvertito in tempo oppure essendo stato avvertito in tempo, non sono andati a vedere cosa c'era sotto la casa della madre".
L'ex pm rivela anche che "a nome Marco Canale, io e mia moglie andiamo a finire in un Paese dell'Amercia centrale, in Costarica. Siccome non mi fidavo nemmeno di quelli che mi avevano dato il passaporto, sono andato a Francoforte, poi a Copenghen e poi a Caracas e a spese mie in Costarica. Mi sdraio in spiaggia e sento uno - racconta ridendo - che mi dice: 'dottor Di Pietro'.".
dal nostro "Programma di Governo"
1 - Lavoro
Prevedere il ricorso generalizzato ai contratti di solidarietà.
Raddoppiare la cassa integrazione ordinaria da 52 a 104 settimane.
Disporre ammortizzatori sociali a favore di tutti coloro che ne sono privi.
Abbattere il costo del lavoro per favorire le assunzioni a tempo indeterminato.
Stabilire un salario minimo d’ingresso per i giovani pari ad almeno 1000/1100 euro al mese.
Recuperare l’evasione fiscale da destinare “metà e metà”: 50% per abbattere il debito dello Stato e 50% per ridurre le tasse sui lavoratori.
Tassare con aliquota minima gli aumenti salariali dei prossimi contratti nazionali.
Semplificare i contratti di assunzione in un'unica tipologia di inserimento lavorativo: l’apprendistato.
Detassare la tredicesima mensilità per gli anni 2009 e 2010.
Prevedere la copertura dei periodi di assenza per maternità, malattia e infortunio per le partite Iva con un reddito inferiore a 20.000 euro l’anno.
Ripristinare tutte le norme approvate dal governo Prodi in tema di sicurezza sul lavoro.
Fissare un tetto massimo per le retribuzioni dei manager di banche, di aziende pubbliche e di aziende che ricevono aiuti di Stato.
Comunicato stampa
Aderiamo perché siamo convinti delle ragioni che spingono i metalmeccanici a sacrificare otto ore di salario ed alla fatica di manifestare nelle principali città italiane.
Il governo Berlusconi, fino a ieri, ha sempre negato la crisi ed oggi dichiara che è superata. Mai una volta che avesse avuto il coraggio di affrontarla. Forse sarà superata per le banche, per le grandi aziende monopoliste, per le tasche degli speculatori e di Berlusconi.
Invece sta arrivando una tempesta nei luoghi di lavoro con il licenziamento di migliaia di giovani precari e di lavoratori che non hanno o stanno terminando la cassa integrazione.
Migliaia di artigiani e piccole e medie imprese – soprattutto quelle che hanno investito – sono strozzate dal credito e rischiano di chiudere.