mercoledì 30 dicembre 2009
mercoledì 23 dicembre 2009
AUGURI a tutti voi!
venerdì 18 dicembre 2009
Gli AUGURI del Presidente.
Carissimi,
l’anno 2009 si va chiudendo politicamente nel peggiore dei modi possibili. Il gesto di un folle, che ha ferito il Presidente del Consiglio, ha scatenato una dura campagna politica e mediatica per individuare nella mia persona e nell’Italia dei Valori i mandanti morali che hanno armato quella mano.
Se ciò accade è perché l’Italia dei Valori per tutto l’anno ha svolto il suo ruolo di vera opposizione denunciando con forza il modo di agire di un governo e di una maggioranza che riduce lo spazio della democrazia.
Nel corso di questo anno, segnato dalla più grave crisi economica del dopoguerra, l’Italia dei Valori è stata sempre nel paese reale, insieme ai lavoratori in cassa integrazione, al fianco delle famiglie che non arrivano alla fine del mese, con i precari e gli studenti di una Scuola che è stata completamente abbandonata.
Le festività natalizie sono l’occasione per ritrovare serenità stando con i propri cari e per scambiarsi gli auguri.
Io e l’Italia dei Valori all’augurio di festività serene sentiamo il dovere di unire una promessa: il nostro impegno a favore dell’Italia e dei suoi cittadini, a sostegno dei lavoratori, delle famiglie e delle fasce sociali più deboli rimarrà immutato, contro ogni forma di illegalità e a favore della Democrazia rimarrà lo stesso di sempre, senza sconti per nessuno.
Auguri di Buon Natale e di un futuro migliore.
Antonio Di Pietro
martedì 15 dicembre 2009
La forza della ragione!
- fisica, come l'aggressione al Presidente del Consiglio ad opera di un folle;
- verbale, come quella caratterizzata dalle vergognose definizioni di "Imam" e di "prete mafioso" con cui un Ministro della Repubblica ha etichettato il nostro Arcivescovo, il Cardinale Tettamanzi;
- scritta, come lo scandaloso linciaggio quotidiano, da parte di un ben identificato giornale e del suo direttore nei confronti degli avversari del loro padrone/datore di lavoro: ora il Presidente della Repubblica, ora quello della Camera, ora i leaders politici di opposizione, ora l'intera magistratura, e via dicendo ...
- mediatica, come l'aver messo alla gogna pubblicamente, da parte di una ben precisa "emittente" televisiva, un povero magistrato, "reo" di aver osato condannare il proprio "sire", violandone la riservatezza della normale, quotidiana, vita privata.